Alessandria d'Egitto

Alessandria è una delle più antiche e conosciute città dell’Egitto. Sorge sulla costa del Mar Mediterraneo, è il principale porto egiziano e la seconda città più grande del paese – copre una superficie di oltre 2500 kilometri quadrati, copre un litorale di circa 20 kilometri e conta oltre quattro milioni di abitanti.

Secondo fonti archeologiche, Alessandria fu fondata da Alessandro Magno, da cui deriva il suo nome, nel 332 a.C. su un antico villaggio di pescatori. In pochi anni divenne uno dei principali porti del Mediterraneo e dell’impero macedone, culla della civiltà ellenistica. L’occupazione di Tolomeo I la fece diventare capitale dell’Egitto nonché principale porto per gli scambi tra il Mediterraneo e l’Oriente. Alessandria fu annessa all’impero romano sotto il governo di Augusto dopo che l’Egitto fu sconfitto nella battaglia di Azio del 31 a.C.; l’impero romano dava grande importanza alla città soprattutto per la sua posizione strategica nel Mediterraneo per essere il fulcro del traffico per il rifornimento del grano a Roma.

Nel 619 Cosroe II di Persia conquistò la città, ma una trentina d’anni dopo cadde sotto il dominio degli Arabi che se ne servirono come base navale spostando il centro della vita culturale e amministrativa nella città di Cairo. Durante le crociate Alessandria, che aveva perso gran parte del suo prestigio e i musulmani avevano distrutto quasi tutti i monumenti antichi, fu conquistata dai Normanni di Sicilia nel 1155 e, pochi anni dopo, dovette subire l'assedio di Amalrico, re di Gerusalemme (1173).
Grazie alle Repubbliche Marinare italiane il commercio di Alessandria cominciò a riprendere vita: Pisani, Genovesi e Veneziani usavano il suo porto come luogo di scambio e imbarco dei prodotti che venivano dall’Oriente. Nel XIV e XV Alessandria divenne il centro più importante di distribuzione delle spezie in Europa. Nel 1516 la città venne conquistata dai turchi che dominavano tutto il Mediterraneo e vi rimasero fino al 1798 quando Napoleone, durante la sua spedizione in Egitto, occupò la città.

Alessandria nel 1801 passava sotto il dominio degli inglesi, che sconfissero i Francesi nella battaglia di Alessandria, presso le rovine di Nicopolis. Ma già un anno dopo la cittadina egiziana divenne dominio di Muhammad 'Ali. Grazie a lui Alessandria nel corso del XIX secolo tornò ad avere prestigio e la sua importanza aumentava costantemente fino a porre le basi per l’odierna prosperità. Questo al rese sempre preda di numerose popolazioni europee che continuamente minacciavano di attaccarla vi mare.
Inoltre numerose erano le tensioni interne e le ribellioni contro il Pascià; nel 1882 l’arrivo di una flotta anglo-francese scatenò una rivolta popolare che terminò con lo sterminio degli europei che per pronta risposta non tardarono a bombardare il territorio e gli inglesi si impegnarono a conquistare l’intero Egitto.

Il governo della Gran Bretagna vece prosperare Alessandria, usata come base navale e militare per il controllo del Canale di Suez e durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Durante i conflitti fu duramente bombardata da tedeschi e italiani che erano sul punto di conquistarla.
Nel 1952 il colpo di stato del Colonnello Nasser unificò l’Egitto sotto il proprio dominio.
Alessandria è oggi una città cosmopolita, moderna e dinamica. Una cosa che colpisce è che non ha un aspetto tipicamente musulmano, anzi si presenta come una metropoli occidentale – non mancano però le testimonianze della lunga dominazione e della religione islamica, come le moschee in mattoni di Abu al-Abbas e Terbane.

Tra le testimonianze dei suoi oltre duemila anni di storia, Alessandria conserva il castello quattrocentesco di Qa'itbey , con all'interno una moschea e il famigerato “faro di Alessandria”, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, e la Montazah, antica residenza estiva della famiglia reale araba. Ad Alessandria ci sono, inoltre, la biblioteca che è la più grande e ricca biblioteca del mondo antico ed uno dei principali poli culturali ellenistici, un imponente edificio con una balconata di circa 12 kilometri, palazzi bianchi in stile rinascimentale, e delle chiesette.
Oggi Alessandria è uno dei centri commerciali e finanziari principali dell’Egitto, è sede di una borsa valori e di molte banche. L’industria si sviluppa nel settore tessile, chimico, petrolchimico, della carta; il suo porto è il centro degli scambi di cotone, cereali, zucchero, ortaggi, e importando attrezzature varie e prodotti alimentari.

Non va sottovalutato che Alessandria è anche un importante centro turistico: oltre ad una ricca offerta culturale ha delle bellissime e attrezzate spiagge dorate – le più famose sono la spiaggia El-Mex e la spaiggia Er-Ramla – e delle buone strutture ricettive e alberghiere. L’università di recente fondazione, inoltre, garantisce la presenza di giovani e di locali dove trascorrere piacevoli serate.