Penisola del Sinai

La penisola del Sinai è una grande area desertica che appartiene all’Egitto nord-orientale e rappresenta il confine tra Africa e Asia. I suoi confini sono rappresentati a est dal deserto israeliano del Negev e dal golfo di Aqaba, a nord è delimitata dal Mar Mediterraneo, a ovest dal golfo e dal canale di Suez e nella parte meridionale dal Mar Rosso.

Complessivamente la penisola del Sinai si estende per oltre sessanta chilometri quadrati e ha una popolazione di circa quattrocentomila abitanti, concentrati nelle zone di confine. Le coste della penisola hanno una lunghezza totale di seicento kilometri e si affacciano sul mare che ha una profondità che varia da ottanta metri nel canale di Suez fino a oltre mille e ottocento metri nel golfo di Aqaba.

Il nome “Sinai” sembra derivare da un’antica divinità lunare chiamata “Sin”. Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di montagne imponenti (tra queste vi sono il monte Caterina che supera i 2600 metri d’altezza ed è la montagna più alta dell'Egitto, e il monte Sinai famoso per essere quello dove, secondo la narrazione dell’Antico Testamento della Bibbia, Mosè ha ricevuto da Dio “le tavole della legge”, ovvero i “Dieci Comandamenti”), paesaggi desertici di una bellezza disarmante dominati dal silenzio totale, il turchese del Mar Rosso sullo sfondo con le rigogliose barriere coralline.

Il Sinai è da sempre abitato soprattutto da beduini (il cui nome vuol dire proprio “abitanti del deserto”) e nello specifico si tratta di quattordici diverse tribù nomadi. I beduini vagano tra le montagne e le dune del deserto, sono soliti vivere sotto le tende nel deserto, spostarsi con i cammelli nelle diverse oasi dove possono sopravvivere grazie all’allevamento delle capre. Una delle loro caratteristiche sono gli abiti: le donne indossano sai nere e veli con lustrini, mentre gli uomini portano lunghe tuniche bianche.

Lo sviluppo a livello turistico della penisola del Sinai e politiche governative mirate alla rivalutazione dell’aera hanno determinato un cambiamento nelle abitudini degli egiziani che hanno così rinunciato alla vita nomade stabilendosi in centri abitati ma anche alla pastorizia per dedicarsi ad attività più redditizie e moderne.
La penisola del Sinai può essere divisa in due diverse zone: il Sinai settentrionale che comprende importanti centri appartenenti alla zona del Delta del Nilo (ad esempio le città di Port Said, Ismailia e Suez) e alcuni insediamenti minori. La costa è caratterizzata dal Lago Bardawil, una laguna paludosa separata dal Mar Mediterraneo da un lembo di terra di origine calcarea. Altri luoghi interessanti del Sinai settentrionale sono Zaranik, un area naturale protetta, e il parco Ain Musa, conosciuta anche come le Sorgenti di Mosè.

Il Sinai meridionale si caratterizza, invece, per la presenza delle montagne color ruggine, che regala una sfumatura misteriosa all’atmosfera silenziosa e quasi incontaminata di queste zone desertiche.
Le bellissime spiagge rappresento l’attrattiva principale della penisola del Sinai e negli ultimi anni la costruzione di villaggi e strutture turistiche hanno trasformato il Sinai in una delle mete turistiche più ambite a livello internazionale. Sharm El Sheikh è la località più famosa ed in particolare la “Naama Bay”, un tratto di costa caratterizzato da una spiaggia lunga un paio di chilometri dove si affacciano gli alberghi più lussuosi della zona.

Per gli appassionati di immersioni e snorkeling le coste del Sinai offrono bellissimo fondali, la barriera corallina, pesci di vario genere come alcuni pesce Napoleone, aquile di mare, pesci pappagallo di grosse dimensioni e così via. Da non perdere la baia di Ras Mohammad all’estremo apice meridionale della penisola, è la baia per immersioni più famosa d'Egitto e forse anche di tutto il Mar Rosso; la baia al capo Ras Umm Sid famoso per la sua foresta di gorgonie giganti posta a 20-30 metri di profondità dal livello dell’acqua e la zona protetta di fronte a Dahab con al famosa area “Blue Hole” (buco blu) dove si possono fare immersioni circondati da una suggestiva luce blu naturale.

La penisola del Sinai, però non è solo mare e coste. Si ha la possibilità di visitare, ad esempio, il vicino monastero di Santa Caterina costruito nel XV secolo ai piedi del Monte Sinai in uno scenario naturale spettacolare e suggestivo e rimasto quasi intatto nel corso dei secoli. Bellissimo è anche lo spettacolo dell’alba sul Monte Sinai.