Sicurezza sanitaria
Nelle grandi città si trovano ospedali e strutture pubbliche di buon livello e sufficientemente attrezzate a cui si affiancano cliniche private di livello eccellente ma spesso molto costose.
Nei centri più piccoli o nelle zone più povere dell’Egitto, invece, la copertura sanitaria non è efficiente poiché mancano le strutture di primo soccorso e per raggiungere un ospedale ci si possono impiegare anche delle ore.
Prima di partire per l’Egitto si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria che copra eventuali cure e spese mediche, l’assistenza in Egitto e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario e il trasferimento in altro paese.
In Egitto sono molto frequenti i casi di epatite. Si consiglia quindi di lavare accuratamente frutta e verdura, di fare attenzione alle condizioni igienico-sanitarie dei locali dove si sceglie di consumare qualcosa, di non bere acqua corrente di rubinetti o fontane ma di preferire acqua minerale imbottigliata e bibite in bottiglia senza l’aggiunta di ghiaccio (che potrebbe essere fatto con l’acqua del rubinetto).
Considerando che le condizioni igienicosanitarie dell’Egitto non sono sempre ottimali, anzi spesso gli esercenti pubblici riescono ad eludere i controlli e possono così trattare alimenti e bevande in modo non corretto. Questa una delle principali causa dei casi sporadici di febbre emorragica,una malattia virale caratterizzata da febbre, vomito, diarrea, dolori muscolari ed emorragie interne ed esterne, da tutti gli orifizi del corpo, che si riscontrano in Egitto.
Si sono anche registrati casi di “Rift Valley Fever”, una malattia virale che deriva dai ruminanti (l’allevamento egiziano si basa quasi esclusivamente sui ruminanti e poi basta pensare ai tanti cammelli che si trovano in Egitto) e può essere trasmessa all’uomo tramite zanzare e insetti che nell’uomo si manifesta come una sindrome influenzale con febbre e dolori muscolari, che nei casi più comuni e meno gravi guarisce senza necessità di ricovero o particolari cure mediche.
Negli ultimi anni le autorità sanitarie egiziane, locali e nazionali, hanno potenziato i controlli dei vettori e degli animali che possono essere portatori di questo tipo di virus (zanzare, ratti, bovini, cammelli, asini, etc) e le possibili di contagio sono davvero minime. Per sicurezza si possono usare repellenti per insetti.
Va detto anche che nelle principali località turistiche, da Sharm el Sheik a Luxor, Cairo, Hurgada etc, il rischio di contrarre questo tipo di malattie parassitarie è praticamente inesistente.
In Egitto risulta elevato il rischio di contrarre la “diarrea del viaggiatore”, ovvero un virus intestinale causato da batteri, virus, parassiti, ma talora anche lo stress del viaggio, il cambio dell'alimentazione, il clima caldo dell’Egitto. Di solito dura da 48 a 72 ore ed è una sindrome caratterizzata da diarrea di variabile intensità. Si raccomanda quindi di consumare cibo adeguatamente conservato e cotto e non esagerare con gli alimenti che si mangiano per la prima volta.
Un’altra malattia di facile contagio in Egitto è la “bilarziosi”, una malattia parassitaria che si può prendere a contatto con le acque dolci di fiumi, canali, laghi. È pertanto fortemente sconsigliato di immergersi o bagnarsi con l’acqua dolce, salvo nelle zone dove è permesso previa accertamento del rispetto delle norme sanitarie e dei controlli obbligatori.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, prima di partire per l’Egitto non vi sono vaccinazioni obbligatorie da fare, ma previo parere medico si possono fare le vaccinazioni contro l’epatite A e B. la rabbia, il tetano, la febbre tifoide, il morbillo, la poliomelite, la leishmaniosi, filariosi, Rift Valley Fever.
Se durante il soggiorno in Egitto si decide di fare attività sportive, bisogna tener presente che queste richiedono un fisico allenato e sano e che le calde temperature egiziane possono provocare squilibri anche nelle persone più atletiche. Questo rischio aumenta soprattutto se si decide di fare immersioni subacquee. Negli ospedali delle principali città turistiche, comunque, ci sono delle camere iperbariche adeguate per i casi di necessità – l’unico problema è che spesso il luogo dove si fanno le immersioni sono lontani dai grandi centri e quindi bisogna accertarsi bene di dove si trova la camera iperbarica più vicina e degli altri fattori di sicurezza.