Al Sham-Nassim

La festa chiamata “Al Sham-Nassim” è una delle più antiche e celebrate feste dell’’Egitto.
Letteralmente il suo nome vuol dire “annusare l’aria” e quindi simboleggia l’inizio della primavera e il cambiamento di clima che essa determina. È la festa della terra, la celebrazione della natura che in primavera raggiunge il suo massimo splendore.
Da circa due mila anni, la festa dell’Al Sham-Nassim viene festeggiata il lunedì dopo la Pasqua copta, che coincide con la data della Pasqua cristiana.

Le origini dell’Al Sham-Nassim risalgono al tempo dei faraoni e si pensa che questa festa fosse collegata all’agricoltura egiziana e ai riti di fertilità. Molti studiosi affermano, infatti, che il nome deriva dall’antica stagione del raccolto in Egitto, che era appunto chiamata “Shamo”. In quel giorno, gli egiziani erano soliti uscire pesce salato (simbolo di fertilità e benessere), lattuga e cipolle alle loro divinità, almeno così è scritto negli annali di Plutarco. L’offerta di primizie della terra era un modo per ringraziare gli dei del raccolto e della creazione della terra – si pensava infatti che il giorno di celebrazione dell’Al Sham-Nassim coincidesse con il giorno della creazione.

Nonostante la derivazione pagana, oggi è una festa che unisce musulmani e copti e tutte le altre minoranze religiose presenti nel paese, come gli Ebrei.
Nell’antichità, la mattina del giorno di festa le donne spezzavano una cipolla e la odoravano, gli uomini invece passeggiavano a cavallo, usciva in barca o passeggiavano a piedi...lo scopo di tutte le attività era comunque quello di respirare aria pura (da cui deriva il suo nome) e questo gesto, fatto in quel particolare giorno di festa, pare che portasse un beneficio.

A partire dal 1900, nel giorno dell’Al Sham-Nassim si usa fare gita fuori porta, recarsi lungo i laghi e i fiumi, nei prati e nelle radure per mangiare all’aperto, incontrare parenti e amici e godersi la brezza della primavera.
In questo giorno si mangiano tre alimenti tradizionali: il pesce salato, le uova colorate bollite, le cipolle verdi e della lattuga.

Il pesce salato tipico del giorno dell’Al Sham-Nassim è il “Fiseekh”, una varietà di pesce preparato in modo particolare per cui ha un odore molto forte e nauseante. Il modo di preparare il pesce è stato tramandato di generazione in generazione tra gli Egiziani e il procedimento è davvero molto particolare e richiede quasi tre mesi. Il pesce appena pescato (solitamente cefalo, sardine, scombri) viene appeso a testa in giù e lasciato così finché non si gonfia; quando è all’inizio dello stato di putrefazione il pesce viene messo in dei contenitori, coperto di sale e lasciato in salamoia per un paio di mesi. Il pesce è così pronto ed è caratterizzato da un odore nauseabondo, fortissimo e per questo molte persone di rifiutano di mangiarlo e lo sostituiscono con del tonno in scatola. Non mancano ogni anno le persone che finiscono in ospedale intossicate a causa del “Fiseekh” che provoca il botulismo, contratto dalla puzza eccessivo.

Oltre al pesce, per il pranzo nel giorno dell’Al Sham-Nassim gli egiziani sono soliti mangiare le uova; si tratta di uova sode il cui guscio esterno è stato dipinto con colori sgargianti. Anticamente le uova erano appese nei templi poiché esse sono simbolo di nuova vita – quest’usanza ha dato poi vita all’attuale tradizione delle uova di Pasqua.
Anche l’usanza di mangiare le cipolle verdi ha un significato legato alla vita. Pare che nei tempi antichi, gli egiziani mettevano delle cipolle negli occhi delle mummie e per questo venivano poi disegnate sulle pareti delle tombe, sarebbero state utili al defunto nella vita successiva. Oggi in Egitto è consuetudine diffusa usare le cipolle per tenere lontano il malocchio e prevenire l’invidia degli altri.

La lattuga è un alimento che appartiene alla tradizione culinaria dell’Egitto fin dall’antichità. Essa rappresenta la speranza e viene mangiata nel giorno dell’Al Sham-Nassim come buon augurio per la primavera di cui si celebra l’inizio.
L’Al Sham-Nassim è una festa molto allegra a cui tutti gli egiziani partecipano con entusiasmo – anche i musulmani che tendono ad associare questa festa alla tradizione religiosa cattolica.

Le celebrazioni variano da regione a regione e spesso includono canti e balli folkloristici, parate militari e spettacoli di vario tipo. Il divertimento e l’allegria non mancano di certo!