I Nawamis

Nella parte meridionale e orientale della regione del Sinai, si trova uno dei parchi archeologici più interessanti dell’Egitto e forse del mondo: i Nawamis.
I nawamis sono delle costruzioni preistoriche uniche al mondo sia per la loro forma che per la loro struttura in base alla destinazione d’uso.

Lungo la strada che da Nuweiba porta al Monastero di Santa Caterina sono stati ritrovati trenta nawamis, accostati uno all’altro come un vero e proprio cimitero. Intorno al Monte di Mosè e al Monte Katarina sono stati ritrovati nove altre di queste particolarissime costruzioni.
I nawamis sono camere funerarie di forma circolare che dalle indagini archeologiche al radiocarbonio sui frammenti di ossa e le pietre ritrovate al loro interno, risultano risalire al 4000-3150 a.C. (periodo preistorico conosciuto come “età del rame”) ed essere quindi tra le più antiche costruzioni al mondo.

I nawamis hanno una struttura circolare a forma di alveare hanno le pareti incrinate verso l’interno; hanno un altezza che varia tra i due metri e i due metri e mezzo e il diametro compreso tra tre metri e sei metri.
Le lastre di pietra arenaria con cui sono state costruite queste singolari camere funerarie è stata trattata in modo particolare per permetterne la conservazione quasi intatta fino ai nostri giorni. Il tetto di nawamis è fatto di ghiaia ma si pensa non sia il tetto originale.

Un’altra peculiarità di queste tombe è che hanno tutte l’ingresso rivolto verso occidente: secondo la tradizione religiosa dall’antico Egitto l’anima dopo la morte intraprendeva un lungo viaggio verso ovest e la porta in quella posizione indicava la via da seguire.
Sempre in rispetto delle antiche credenze religiose, gli Egiziani erano soliti seppellire il feretro insieme a diverse offerte funerarie donate dai parenti e amici che consistevano in bracciali, oggetti e gioielli fatti di conchiglie, attrezzi usati dalla persona morta durante la sua vita, brocche e vasi, monili, strumenti d’osso e di rame e tutto quanto potesse servire all’anima per avere una vita dignitosa e agiata nell’aldilà.

Nonostante sono stati ritrovati numerosi oggetti nei vari nawamis, non si hanno notizie sulle persone che sono state seppellite qui. Studiosi e archeologici che si sono interessati a queste particolari costruzioni affermano che esse venivano utilizzate per seppellire più persone insieme, preferibilmente appartenenti alla stessa famiglia e allo stesso clan.