El Quesir
Negli ultimi anni, El Quesir è diventata una delle località di mare più famose a livello internazionale grazie alla bellezza dei suoi paesaggi, al litorale sabbioso e all’azzurro cristallino del mare.
El Quesir ha una lunga storia alle spalle e le prime notizie sul suo passato la dipingono come uno dei porti principali del Mar Rosso. Non a caso gli archeologi tendono ad identificare questo porto con al famosa località di Myos Hormos, un punto di scambio e commercio fondamentale per l’Egitto al tempo dei faraoni. Questo porto rappresentava il punto di collegamento tra il Mar Rosso e le rive del Nilo e il deserto orientale e quindi veniva usato per il trasporto di materie prime e rappresentava un punto strategico a livello commerciale ed economico. Questa sua importanza continuò e si rafforzò durante la dominazione romana che ne fece una delle sue basi principali per il controllo del vasto Impero.
Inoltre, l’antica El Quesir era vicina ad una zona particolarmente ricca di pozzi che favorivano i trasporti e il passaggio delle numerose carovane che dal Mar Rosso si spostavano verso l’entroterra.
Nel XVI secolo, tra i tanti viaggi e le scoperte geografiche gli Europei (i Portoghesi in particolare) esplorarono il territorio intorno a Myos Hormos e tracciarono le vie di scambio che sarebbero nel corso del tempo diventate le vie di scambio tra il Mar Mediterraneo e i nuovi paesi dell’Asia e delle Indie Orientali. Si aprivano così nuove vie di comunicazione con l’Arabia Saudita e il Sudan, per esempio.
Fino al XIX secolo El Quesir era uno dei principali porti dell’Egitto sia a livello economico e commerciale che a livello turistico, ad esempio era il punto strategico per i pellegrini musulmani che dall’Africa si dirigevano verso La Mecca.
Dopo un breve periodo di decadenza e quasi abbandono, El Quesir fu ricostruita e riattivata dalle truppe francesi che intorno al 1798, guidate da Napoleone, combattevano per la conquista e il controllo dell’Egitto.
Nei secoli successivi, l’apertura delle dighe e del Canale di Suez e il miglioramento dei trasporti ferroviari in Egitto determinarono l’abbandono delle attività costiere e marittime. El Quesir rimase solo un importante porto per il trasporto dei minerali e dei fosfati estratti nelle cave e miniere del deserto che circondano la cittadina nella parte opposta ala costa.
Il vecchio quartiere di El Quesir - detto “Quseir al Qadim” ovvero “la vecchia” – è l’unica testimonianza esistente in Egitto delle originali strutture delle abitazioni e dei palazzi tipiche del Mar Rosso. Queste case sono state costruite con la pietra corallina, abbondante nella zona, e prevedevano pareti ben isolate per difendersi dalla calura desertica, con aperture orientate in modo da convogliare la brezza marina all’interno delle stanze e un balcone in legno intagliato, chiamato “masharabiye”, che serviva alle donne arabe per affacciarsi sulla strada senza essere viste dall’esterno e dai passanti.
Oggi El Quesir è quindi una bellissima cittadina che negli ultimi anni ha subito un notevole sviluppo e, accanto alle tradizionali abitazioni, si sono sviluppate infrastrutture e strutture ricettive moderne che valorizzano questo bellissimo territorio. La popolazione è principalmente composta da pescatori, minatori e da impiegati negli alberghi, anche lussuosi, che si trovano lungo la costa.
Nello skyline di El Quesir spicca una bellissima fortezza ottomana costruita durante il sultanato del Sultano Selim; la costruzione presenta elementi arabeggianti della costruzione originale ed elementi aggiunti successivamente dalle truppe francesi (come ad esempio i cannoni sulla parte alta della mura). Recentemente la fortezza è stata ristrutturata ed è usata come sede per mostre e manifestazioni culturali.
La vita cittadina scorre tranquilla, scandita del rumore del mare e dai colori di una natura rigogliosa e bellissima. I bellissimi fondali con la barriera corallina, la varietà dalle specie animali e vegetali anche rare e uniche al mondo (ad esempio, il raro mammifero detto “dugongo”) che popolano questo tratto di costa e attirano gli amanti delle immersioni e dello snorkeling.
Da El Quseir si possono effettuare escursioni nelle vicina Luxor, alle cave di roccia di Mons Porphyrites, alle antiche miniere di smeraldi, a Mons Hormos, considerato l’ingresso del’Impero romano verso l’India e l’Africa Orientale.
Nel 1998 è stato avviato un ambizioso progetto di restauro e rivalutazione del territorio ad opera di una società svedese che opera per conto del’Unesco; nello specifico il recupero della cittadina prevede la ristrutturazione di cinquecento abitazioni tipiche che diventeranno piccoli resort turistici in modo da trasformare El Quseir in un caratteristico borgo turistico con una vasta scelta di servizi, ovviamente immersi nel bellissimo paesaggio e colore del mare.