Dominio ottomano
A guidare questa conquista ottomana fu il sultano Selim I: salito al trono nel 1512 egli intraprese una politica mirata all’espansione territoriale del regno ottomano e alla conquista di territori vicini e strategici nel Mar Mediterraneo. Affidandosi al corpo militare dei giannizzeri, ovvero la fanteria che si occupava della guardia personale e dei beni del Sultano, riuscì a unire un esercito di 35 mila uomini con cui rafforzò dapprima il suo potere in Anatolia.
Nel 1517 partì per la conquista del regno dei Mamelucchi conquistandone prima la Siria e poi deposto l’ultimo esponente della dinastia mamelucca, divenne governatore dell’Egitto e delle città di Medina e Mecca.
Selim I inoltre riuscì ad annettere la Persia al suo regno e a stringere alleanze con Venezia e il Regno d’Ungheria per non avere nemici nel mondo europeo durante le sue campagne.
In pochi anni il regno ottomano passò da 2,5 milioni a 6,5 milioni di kilometri quadrati.
La storia della dominazione ottomana in Egitto dura complessivamente dal 1517 al 1798, ma può essere divisa in tre periodi:
- 1517 - 1620: gli ottomani prevalgono sui Mamelucchi riducendo l’Egitto ad uno stato subordinato alle decisioni del governatore centrale;
- 1620 - 1671: indebolimento del dominio ottomano;
- 1671 – 1798: trionfo della gerarchia mamelucca su quella ottomana.
Sotto l’impero ottomano i Mamelucchi continuarono ad amministrare l’Egitto. Essi continuarono ad aver un posto di rilievo nel controllo e nell’amministrazione diretta delle diverse provincie in cui era diviso il territorio egiziano che quindi rappresentava uno “stato vassallo” e non una semplice provincia dell’Impero ottomano.
Dopo circa un decennio di governo ottomano, il territorio egiziano fu diviso tra le casta religiosa e il potere ottomano, individuando i domini diretti del sultano, i feudi, la terra dell’esercito e le terre che andavano invece alla classe religiosa.
Approfittando di un periodo di debolezza dell’impero ottano i Mamelucchi riuscirono a conquistare sempre più potere e a governare i territori in base alle loro decisioni e principi. Questo, però, li portò a scontrarsi spesso con il governo centrale. Ad esempio nel 1609, scoppiò una guerra civile tra l’esercito mamelucco e il pascià, che poteva contare su un esercito di fedelissimi e di beduini. Nel febbraio dell’anno successivo il pascià aveva sconfitto le truppe mamelucche ed entrava trionfante a Il Cairo, ripristinando l’ordine e ribadendo la supremazia ottomana in Egitto.
Ma questo non scoraggiò i Mamelucchi che continuarono a rafforzare la loro posizione in Egitto tanto che titolo i bey mamelucchi (funzionari amministrativi e a capi militari, comandante di un esercito, governatore di una città o di una provincia) a livello locale sembrava avessero pi potere dei pascià.
Gli storici danno testimonianza anche di lotte interne allo stesso gruppo dei Mamelucchi per la scelta dei bey e il controllo del territorio che andarono avanti per diversi secoli determinando un lento indebolimento di questa importante casta della società egiziana e favorendo un governo centralizzato da parte di pascià ottomani.
Nel corso del XVIII secolo, i mamelucchi riuscirono a riunire le proprie forze per cercare di deporre il pascià ottomano approfittando della decadenza dell’impero. In questa situazione instabile si fecero largo Francesi guidati da Napoleone che nel 1798 entrarono ad Alessandria d’Egitto. Lo scopo della loro conquista dell’Egitto era la volontà di ridimensionare il controllo che le truppe britanniche avevano in Asia e nel Mediterraneo.
Nel 21 luglio 1798 si svolse la guerra delle Piramidi tra i mamelucchi e l’esercito francese che prevalse e creò una prima base napoleonica in Egitto. Poco dopo le truppe francesi si contrarono con il capitano Nielsen che guidava delle truppe navali britanniche: la grave disfatta dell’esercito di Napoleone lo costrinse a tornare in Francia e abbandonare la campagna espansionistica in Egitto.
Gli Inglesi sbarcarono ad Alessandria e assunsero il controllo del Basso Egitto all’inizio del XIX secolo (1801-1803).
