Mehmet Alì
Mehmet Alì faceva parte delle truppe inviate dal pascià ottomano e, con l’idea di colmare il vuoto di potere, piano paino egli riuscì ad acquisire sempre più potere allena dosi con i capi di diversi villaggi, con i capi della religione mussulmani e con i mercanti de Il Cairo. Il Sultano nominò, quindi, Mehmet Alì suo governatore in Egitto nel 1805.
Durante i suoi primi anni di governo, Mehmet Alì pensò a riportare la normalità in Egitto, smussando i conflitti interni e i complotti nei suoi confronti che volevano deporlo dal suo incarico. Dopo aver sterminato le milizie dei mamelucchi nel 1811 (egli li radunò tutti nella cittadella de Il Cairo e poi li massacrò a colpi d’arma da fuoco, spade e lance), Mehmet Alì si concentrò sulle politiche di risanamento dell’economia egiziana: nazionalizzò alcune terre, fondò scuole e si dedicò anche alla costruzione di opere pubbliche e infrastrutture come strade e canali per l’irrigazione.
Il governatore si concentrò anche sul rafforzamento dell’esercito, introducendo nuove armi e nuove tecniche di addestramento così come aveva avuto modo di vedere dalle truppe francesi. Addestrati sia artiglieri che fanti, l’esercito di Mehmet Alì fu presto chiamato in campo. Egli volle conquistare il Sudan, represse il movimento della setta religiosa araba dei Wahhābiti, ribellatisi all'autorità del pascià e fu chiamato per controllare i possedimenti greci dove gli abitanti avevano iniziato a ribellarsi e chiedere l’indipendenza al governo ottomano.
Mehmet Alì, conquistatosi così la stima del sultano, ricevette come ricompensa il controllo dell’Isola di Creta nel 1830. non contento e intenzionato ad estendere sempre pi il suo potere, egli recriminò anche alcuni territori della Siria e vedendo rifiutate le sue richieste, decise di attaccare direttamente il sultano. Questi, spinto anche dalle truppe britanniche e francesi, rispose all’attacco di Mehmet Alì sconfiggendolo nel 1832 e costringendolo al ritiro in Egitto. Gli scontri tra i due eserciti però continuarono per circa altri dieci anni e da entrambe le parti godettero dell’appoggio delle truppe delle potenze europee.
Un duro attacco per Mehmet Alì fu lo scontro del 1839; anche se appoggiato dalla Francia il suo esercito non fu in gradi di contrastare l’esercito del sultano che, invece, era appoggiato dall'Inghilterra e dalle altre grandi potenze. Nel 1841, Mehmet Alì fu quindi costretto ad arrendersi e ad accettare un trattato che prevedeva la rinuncia dei suoi possedimenti in Creta e Siria, la rinuncia alla sua flotta militare e che avrebbe limitato il numero dei soldati che componevano il suo esercito.
Il trattato, però, sanciva che Mehmet Alì e la sua futura discendenza avrebbero continuato a governare il Egitto con lo status di viceré ottomano. Mehmet Alì governò tacitamente in Egitto fino al 1848, quando fu deposto a causa dell'età avanzata e di problemi psico-fisici, mentre la sua famiglia rimase al potere fino alla fine del XIX secolo - dal 1848 al 1854 governò 'Abbās, dal 1854 al 1863 Sa'īd, ultimo figlio di Mehmet Alì.
Mehmet Alì stato importante nella storia dell’Egitto anche per l’organizzazione del territorio e i progressi socio-culturali a cui contribuì. Innanzitutto egli divise l’Egitto in province dette “mudiriya”, controllate da una specie di prefetto chiamato “mudir”.
Sono tuttora visibili le tracce delle grandi opere pubbliche che egli introdusse nel Paese (come il canale di sbarramento del Nilo). In campo economico egli introdusse la coltivazione del cotone che ancora oggi rappresenta la principale risorsa del paese e il bene più esportato, confiscò le terre non coltivate per donarle ai contadini affinché le facessero fruttare, impose il monopolio statale su prodotti cardine dell’economia egiziana, come il grano e lo zucchero.
Inoltre al governatore ereditario Sa'id si deve la contrazione del primo debito pubblico dell’Egitto - un prestito di 3 milioni di sterline concessi da una banca londinese che si rivelerà poi fatidico per la situazione economico e finanziaria del paese.
È importante sottolineare che nel 1856 iniziarono i lavori di costruzione del Canale di Suez che sarà un elemento importante nella storia egiziana del 1900.
