Primo periodo intermedio
È un periodo particolare per il regno D’Egitto: le province prendono sempre maggior potere, la figura del faraone è decisamente in crisi e l’arrivo di una forte carestia peggiorò la situazione.
Molti studiosi concordano con il suddividere questo periodo in cinque diverse fasi che si sovrappongono e non si susseguono:
- decadenza dall’antico regno faraonico;
- disordini sociali derivanti dal crescente potere dei governatori locali;
- breve rinascita dei faraoni grazie alla dinastia di Akhtoy che assunse la città di Eracleopoli come capitale;
- crescente importanza di Tebe sotto il controllo di una famiglia di principi guerrieri tra cui il più famoso è Menthotpe I;
- guerra civile tra il faraone di Eracleopoli e il governatore di Tebe che riuscì a imporsi, riunendo i due regni.
In una situazione così disordinata e instabile, i governatori locali accrebbero il loro potere liberandosi dal controllo del faraone e formando dei regni despotici tra cui il principale fu quello di Tebe che piano piano riuscì ad imporsi su tutto il territorio egiziano. Inoltre, alcune fonti storiche, affermano che ad aggravare la situazione dell’Antico Regno si aggiunsero le incursioni di tribù di beduini che da tempo spingevano e minacciano i confini e che ormai il governo centrale non aveva più la forza e l’organizzazione per fronteggiarli
Le dinastie del Primo Periodo Intermedio sono abbastanza confusionarie, soprattutto per via dei disordini locali che si vennero a creare. Non si hanno, ad esempio, notizie certe sui nomi dei faraoni della VII dinastia e della VIII dinastia. Dai pochi frammenti recuperati e dalle testimonianze e citazioni degli studiosi del tempo pare che la capitale fosse ancora Menfi e i principi locali sono ancora sottoposti al controllo faraonico.
Al passaggio tra la VIII e la IX dinastia, l’Egitto risulta diviso in tre parti: al nord ci sono gli invasori asiatici che approfittarono della situazione per estendere il proprio controllo sul territorio africano, al centro – dove si trova la vecchia capitale Menfi – resiste la monarchia centralizzata dove si afferma poi la provincia di Eracleopoli, mentre al sud dell’Egitto inizia ad affermarsi Tebe che raggruppa i territori vicini sotto il proprio controllo.
Tra la IX e la X dinastia si afferma sempre più il potere dei governatori locali della regione di Eracleopoli che riuscirono a imporre il loro potere a nord fino a Menfi e fino al delta del Nilo, e nella parte meridionale si spinsero fino ad Asyùt. Il loro regno così esteso entrò presto in contrasto con quello di Tebe e non mancarono gli scontri diretti tra le due diverse dinastie che portarono all’affermazione di Tebe e la riunificazione dell’Egitto sotto un unico sovrano.
Il neo-nato regno di Tebe, con i Mentuhotep, riuscì nel 2060 a.C. a riunificare tutto l’Egitto. Con Menthotpe I si può considerare concluso il I periodo intermedio e inizia così il periodo denominato “Medio Regno”.
