Area protetta di Nabq
Questa area di particolare interesse si estende per circa 600 kilometri quadrati tra la costa del golfo di Aqaba e il suo retroterra, tra Sharm el Sheikh e Dahab.
L’istituzione di questo parco nel 1992 risponde alla volontà di voler tutelare gli ecosistemi che si son creati nella zona, le tante specie animali e vegetali che vivono in questa fascia di costa regalando paesaggi mozzafiato.
La parte dell’entroterra dell’area protetta si compone di sistemi di wadi (ovvero letti di torrenti, quasi un canyon o canalone in cui scorre o scorreva un corso d'acqua a carattere non perenne), dune di sabbia, pianure alluvionali e paludi d'acqua salata. Questa sua caratteristica determina la formazione di sentieri sterrati e non facilmente agibili che rendono il parco poco attrattivo per i turisti … si direbbe che sia un bene per la conservazione degli ecosistemi naturali.
Questa apparente aridità della terra corrisponde ad una ricchezza impressionate di fauna e flora. Qui sono state registrate esemplari di iraci, gazzelle, stambecchi della Nubia e volpi, numerosi rettili ed invertebrati, tante varietà di uccelli tra cui aironi, platalee, falchi pescatori, gabbiani, sterne e cicogne che passano dal parco durante le loro migrazioni verso le zone tropicali.
In totale nell’area protetta di Nabq sono state classificate 135 specie diverse di piante e fiori, la maggior parte delle quali sono perenni. Una delle specie vegetali più spettacolari di questa riserva naturale sono i boschi di Mangrovie, le caratteristiche piante acquatiche dalle foglie sempre verdi e le radici che spuntano dall’acqua, quasi galleggiassero. Questi boschi costituiscono la più vasta distesa del Sinai di questa specie vegetale in grado di filtrare l’acqua salata e trovare così il nutrimento di cui necessita. Le mangrovie sono un habitat straordinario per la vita animale e molti piccoli pesci trovano riparo tra le radici di questa pianta, che è anche un richiamo per molti uccelli migratori.
Nella riserva si trovano anche alcuni esemplari della pianta rara detta “Arak”, una pianta a cespuglio che si sviluppa nei pressi delle dune. Gli esemplari di Nabq sono tra i più belli e grossi di tutto il Medio Oriente.
L’area protetta di Nabq è anche famosa perché è la parte più settentrionale del mondo in cui sono visibili e crescono piante tropicali, a testimonianza della spettacolarità della zona e del suo valore botanico ed ecologico.
La parte costiera del parco di Nabq si caratterizza per la bellissima barriera corallina che si sviluppa quasi lungo tutto i 4.8 kilometri di costa che sono compresi nella riserva. La barriera è facilmente raggiungibile dalla riva e facendo snorkeling oppure scubadiving si coglie meglio la sua bellezza e la ricchezza paesaggistica. A pochi kilometri dalla costa si trova un famoso relitto della seconda guerra mondiale, il mercantile “S.S. Thistlegorm” dell’armata britannica affondato il 6 ottobre 1941, meta prediletta dei subacquei più curiosi.
Nel parco vive una piccola comunità di beduini, tipica popolazione nomade delle zone del Sahara, in lingua araba “bedu” significa appunto “abitante del deserto”. Di solito a fine escursione nel parco si fa una sosta presso la comunità di beduini la cui ospitalità è leggendaria: essi, ad esempio, usano dare il benvenuto ai visitatori con musiche tipiche, balli folcloristici e spesso servono dell’ottimo the e piatti tradizionali.
Molte delle tribù di beduini hanno perso la loro caratteristica di essere nomadi stabilendosi nell’area protetta di Nabq dove pascolano gli animali tra i wadi, ricavano dell’acqua potabile scavando pozzi tra la sabbia, hanno frequenti contati con i turisti e proteggono il territorio della riserva da uno sfruttamento eccessivo a livello turistico.
Le escursioni nell’area protetta di Nabq vengono fatte a piedi oppure sui quad, i quadricicli fuoristrada che permettono di muoversi agevolmente tra le dune sabbiose e la particolare conformazione scoscesa del terreno di questa zona.
