Sharm el-Sheikh

Sharm el-Sheikh è una delle più famose località turistiche dell’Egitto, sia in estate che in inverno. Precisamente questa ridente cittadina si trova sul Mar Rosso, nella parte meridionale della penisola del Sinai.

La fama di Sharm el-Sheikh è di livello internazionale ed è dovuta soprattutto alle spiagge e al mare cristallino, oltre ad un clima invidiabile che estende la stagione estiva a tutto l’anno. Qui, infatti, le temperature sono di 35-40 gradi in estate e circa 20-25 in inverno e, inoltre, la piovosità è quasi del tutto assente e la percentuale bassissima di umidità rende più sopportabile il caldo. La notevole inerzia termica dell’acqua, tipica del Mar Rosso, mantiene calda la temperatura dell’acqua permettendo, così, di fare il bagno anche in pieno inverno.

Sharm el-Sheikh è nata da pochi anni: sono stati, infatti, gli israeliani nel 1967 durante l’occupazione dell’Egitto dopo la Guerra dei Sei Giorni a notare le potenzialità turistiche di questa fascia della regione del Sinai e iniziarono a sviluppare strutture ricettive intorno ad un piccolo villaggio di pescatori detto “Sharm el Moya”.
L’attuale cittadina si compone di due diverse zone: l’antico “Sharm el Moya” dove si trova l’antico centro e il vecchio mercato della città e poi “Na'ama Bay” che è al zona più turistica, costituita da un lungomare su cui si affacciano numerosi locali alla moda, ristoranti e alberghi di fascia media e alta. Da questa parte della cittadina si raggiunge il litorale con le bellissime e attrezzatissime spiagge, per la maggior parte gestite dai villaggi turistici e dagli alberghi.

L’acqua del mare è così trasparente che permette di osservare a occhio nudo la barriera corallina che si estende per chilometri e chilometri lungo la costa del Sinai e ospita ecosistemi di notevole importanza. In questo mare chiuso che raggiunge anche tremila metri di profondità nella parte centrale vivono anche specie di piante marine e pesci rare e uniche al mondo.
A questo si deve la fama di Sharm el-Sheikh tra gli appassionati di snorkeling e immersioni subacquee; per osservare da vicino la barriera corallina sono nate numerose scuole e organizzazioni di diving che offrono anche economici pacchetti vacanze ad hoc.
Sono anche molto praticati il windsurf, sfruttando le brezze che soffiano lungo la costa, e il canottaggio per esplorare angoli incontaminati lungo la costa.

Al lato sud-occidentale di “Sharm El-Maya” si trova il porto turistico, un tempo privo di ambizioni turistiche ma che nel tempo si è trasformato, parallelamente allo sviluppo del centro abitato, in un grande punto di attracco per navi da crociera, yacht privati e traghetti di collegamento con altre località egiziane.
Come detto prima, la grande fortuna di Sharm el-Sheikh è il turismo. Non bisogna quindi stupirsi se la maggior parte dei suoi abitanti è formata da egiziani che vengono dalle diverse parti del Paese e che lavorano nei tanti villaggi turistici, a cui si unisce una buona percentuale di persone straniere che giungono a Sharm per lavorare. Accanto ai servizi e alle infrastrutture turistiche ci sono anche diverse attività commerciali di solito a gestione familiare come negozi di souvenir, supermercati internazionali, botteghe artigianali che vendono i prodotti tipici, ristoranti e chioschi che offrono pietanze tipiche egiziane.

Il 23 luglio 2005 Sharm el-Sheikh è stata teatro di un brutale attacco terroristico: l’esplosione di un’autobomba nel cuore del mercato vecchio della città (Sharm El-Maya) in pieno giorno in cui le strade sono affollate da turisti ha causato la morte di 69 morti, cui sia ggiungono 14 dispersi e 105 feriti.
Dopo questo triste episodio di storia la cittadina egiziana ha visto diminuire drasticamente i flussi turistici e numerose prenotazioni sono state cancellate. Ma nel giro di un paio d’anni il turismo di Sharm el-Sheikh sembra essere tornato ad u buon livello e l’attentato rimane solo una brutta pagina di storia.