Taba
La cittadina si affaccia sul Mar Rosso e si trova all’estremità settentrionale del Golfo di Aqaba, e quindi appartiene al Governatorato egiziano del Sinai del Sud.
La sua posizione di città di confine ha fatto si che avesse una storia particolare. È infatti entrata a far parte dell’Egitto solo alla fine degli anni Ottanta del XX secolo. Dopo il 1967, cioè dopo la Guerra dei Sei Giorni e l’occupazione del territorio egiziano da parte dell’esercito israeliano, Taba era infatti stata contesa dai due stati che en rivendicavano l’appartenenza.
Dopo diverse vicende diplomatiche che hanno interessato anche la politica e la diplomazia a livello internazionale, il tribunale internazionale ha decretato l’appartenenza della città di Taba all’Egitto.
Il 19 Marzo 1989 fu il presidente egiziano in persona - Hosni Mubarak – a innalzare la bandiera dell’Egitto nella cittadina. Da allora quel giorno è diventata una festività civile importante a livello nazionale celebrata con parate militari e manifestazioni patriottiche in tutto lo stato.
Fino a qualche anno fa, lo scenario di Taba era un po’ desolante: oltre alle guardie di frontiera si trova il piccolo centra abitato e una stazione degli autobus. Ma, fin dai primi anni del controllo della zona da parte del governo egiziano, si stanno mettendo in atto delle politiche di rivalutazione del territorio che puntano a sfruttare le lunghe spiagge dorate, il mare cristallino e la barriera corallina.
Sono così nati degli alberghi (quasi al confine con Israele vi è, ad esempio, un bellissimo e lussuosissimo hotel della catena internazionale Hilton), strutture ricettive e ammodernamento delle infrastrutture che enfatizzano la vocazione turistica del territorio.
In realtà, negli ultimi anni queste politiche hanno dato buoni frutti e Taba è diventata una meta turistica conosciuta a livello internazionale, anche per la sua posizione strategica tra quattro stati - Egitto, Arabia Saudita, Giordania e Israele.
Parò, Taba è balzata agli occhi della cronaca internazionale anche per un attacco terroristico suicida il 7 Ottobre 2004 che è costato la vita a trentaquattro persone. Le indagini sull’attentato sono state svolte a livello internazionale e Al-Qaeda, sull’onda degli attacchi terroristici internazionali di cui è accusata, è stato additato come il responsabile della strage.
Taba ha reagito a questo scossone e sta tornando ad essere una località turistica ambita con ristornati, caffè e alberghi affollati. La maggior parte dei turisti sono però di passaggio nella cittadina e non si fermano per lunghi periodi.
È in previsione la costruzione di altri alberghi, il potenziamento dei collegamenti e anche la costruzione di un aeroporto rendo questa zona in grado di competere con la più famosa località di Sharm el-Sheikh che si trova a un centinaio di kilometri di distanza dalla costa.
